Sono grata per le emozioni che ci rendono umani. E anche per quelle più scomode, per quelle più ruvide. Per l’onestà che si matura nel viverle. Sono grata alla mancanza di giudizio che ci consente di essere fragili. E alla fragilità che nella risalita ci rende più abili. A chi accetta di essere fragile, senza risparmio, senza vergogna. Sono grata a questo corpo, che non smette mai di rialzarsi, a questa mente che sogna.
Sono grata per l’aria fresca sulla pelle, aria che pizzica, aria ribelle. Sono grata per il suono dolce dell’acqua. Acqua gentile. Acqua che ti regala il desiderio di uscire. Di amare.
Sono grata a tutto ciò che è naturale. Ai valori gentili come fondamenta. A una rete sociale che supporta, incoraggia, accoglie, a una rete che non annienta. Sono grata al cambiamento continuo, costante, lento. Sono grata per esserci dentro. Sono grata a chi “No, non mi accontento”. Sono grata per questa fame di sapere, per questa ricerca di umanità, di una nuova società.
Sono grata per questo senso di responsabilità, senso di insieme, senso di comunità. Fratelli e sorelle, abbiamo tutti la stessa pelle. Pelle tatuata di ferite, carezze, schiaffi, baci, morsi, graffi, non importano le distanze. Il filo rosso ci collega e ci fa danzare su un equilibrio di speranze.
Sono grata per il riposo della mente, per il tempo in cui ci si focalizza sul presente. Sono grata al bello, disponibile ogni giorno e anche al bello che si può costruire tra la gente. Sono grata per questo spazio di gioia presente. Resta presente.
Il mare d’inverno è come un abbraccio di una nonna profumata, tenera, accogliente. Il mare d’inverno ha una dolcezza disarmante, per questo fa bene all’anima e alla mente. Senti solo pace. Il resto diventa niente. Il mare d’inverno mi ha insegnato tante cose, me le ha sussurrate pacatamente:
La fretta non ti porta a niente. La prima necessità è stare bene nel proprio corpo, prendersi cura della propria mente. Assicurarsi che il proprio centro sia protetto, non ci sia affanno, non ci sia inganno.
Rallenta il ciclo di pensieri, permetti che questi escano dai vicoli neri. Non c’è un posto peggiore se non nella nostra sola mente, dove il pensiero diventa gigante, e ci ingoia, incurante di quanto per noi sia pesante. Falli uscire come una fontana sgorgante, così che prendano forma, esternamente. Ora con quella forma puoi danzare, parlare, giocare. La puoi decifrare, comprendere: puoi farci tutto, puoi farci niente. Lei è fuori da te e sei tu a decidere come riempire il tuo presente.
Impara a fermarti e a chiederti “Ora, che cosa ho davvero voglia di fare?” Beh, ti pare banale? Prova a fermare la ruota in corsa che nessuno ci ha mai insegnato a governare. Prova ad assaporare il gusto di saperti fermare.
Usa con te stessa lo stesso tono di voce che il tuo migliore amico userebbe per chiederti “E ora, come ti senti? Che cosa posso fare per farti stare bene?” La Cura dovrebbe essere l’unica legge universale.
Ricordati che hai tante persone che ti amano al tuo fianco, pronte a tenderti la mano, disposte a correre in tuo aiuto. Ricorda che su quelle puoi sempre contare.
Non dare per scontato che gli altri comprendano le emozioni che dimorano dentro di te. Non restare chiusa nel tuo guscio aspettando che qualcuno ti venga a salvare. A volte pensiamo che gli anni di un rapporto determinino la capacità di codifica di un nostro pensiero interiore. Di fatto, è una pretesa colossale. Impara a chiedere aiuto, conforto, sostegno. Togli la corazza, lasciati andare. Non siamo qui per soffrire, siamo qui per amare.
Ricorda che in questa vita esiste solo Qui ed Ora, non prima, non dopo, solo Adesso. La Morte, unica regina, troneggia sorridente mentre noi qui in basso facciamo a gara a chi è più potente. Non prima, non dopo, Qui ed Ora. Rendi il tuo cammino lucente, divertente, appassionante, spiana la strada a chi verrà dopo di te, fa che questo sia un posto accogliente.
Punta sul Bene, azione quotidiana, costante. Punta su questa Terra, madre immancabilmente presente. Punta sull’educazione, il viaggio, la parola, l’umano, l’ascolto, l’unione.
Sii Rivoluzione.